11 Novembre 2022
Un buon piano cottura, è di fondamentale importanza al fine di riuscire ad ottenere soddisfacenti risultati in cucina, sia per quanto riguarda la qualità culinaria, sia in termini di funzionalità.
Vediamo però, una volta fatta la scelta primordiale di escludere il gas, quali sono le differenze tra piano cottura in vetroceramica e ad induzione ed i relativi vantaggi e svantaggi.
INDUZIONE
Diversamente dai piani di cottura a gas, quelli ad induzione sono alimentati da energia elettrica. Sotto il piano (che ricordiamo essere comunque in vetroceramica), sono presenti delle speciali bobine elettriche che generano un campo magnetico, che viene trasferito direttamente alla base delle pentole, trasformandosi in calore. In tal modo, si riducono quasi completamente le dispersioni di calore nell’ambiente esterno, aumentando di gran lunga la qualità di rendimento del piano cottura.
Il fatto che non siano presenti dispersioni e che il calore, dunque, si concentri solo ove la pentola viene posizionata, rivela un duplice vantaggio: il restante piano di cottura, non aumenta di temperatura, ciò significa che si riduce di gran lunga il rischio di scottarsi, ottenendo quindi maggiore sicurezza, ed, inoltre, garantisce una cottura rapida ed uniforme degli alimenti.
In aggiunta, un vantaggio del piano ad induzione da non dimenticare, è certamente la sua semplicità di manutenzione, ovvero la sua facilità nell’essere pulito, dato che, oltretutto, non presenta ugelli.
In termini di svantaggi, nello specifico parliamo di due aspetti fondamentali: innanzitutto la necessità di munirsi di pentole specifiche dal fondo magnetico e piatto, fattore che potremmo ovviare leggermente installando degli adattatori da interporre fra il piano di cottura e la pentola. In secondo luogo, ha costi più elevati rispetto al piano di cottura tradizionale, sia per quanto riguarda l’acquisto del prodotto e sia per i consumi di energia; infatti, spesso occorre potenziare l’impianto elettrico per poter soddisfare il fabbisogno energetico quotidiano.
VETROCERAMICA
Anch’esso molto facile da pulire, quando parliamo di piano in vetroceramica, facciamo riferimento ad un materiale a base di silicato di litio, che si mostra essere infrangibile ed intaccabile da sostanze corrosive e che viene sottoposto ad un trattamento, che gli impedisce di subire dilatazioni termiche anche ad alte temperature.
Diversamente da quello ad induzione, il piano cottura in vetroceramica, presenta, sotto la copertura, delle piastre radianti, ovvero delle resistenze circolari che si scaldano ed il calore generato viene propagato alla vetroceramica e, per trasmissione, alle pentole. Ecco, quindi, che emerge subito il suo svantaggio: la superficie in corrispondenza delle resistenze, rimane calda a lungo, anche dopo lo spegnimento; occorre, dunque, prestare attenzione a togliere le pentole dal piano, una volta spento, per evitare di bruciare gli alimenti e, molto importante, a non scottarsi, anche se, la maggior parte di questa tipologia di piani proposti dal mercato, presentano apposite spie che lo segnalano. Oltre a ciò, i costi di gestione sono maggiori rispetto ai piani di cottura a gas e ad induzione, poiché il rendimento di quelli in vetroceramica è del 47% circa. Non dimentichiamo il fatto che, il calore generato dalle piastre, scalda in primo luogo il piano ed in un secondo momento le pentole, provocando quindi uno spreco energetico maggiore!